Come testimoniano gli operatori, la resilienza dimostrata dal settore sta portando a profondi cambiamenti che renderanno il Travel più digitale, personalizzato e sostenibile nel lungo termine.
Quest’anno? L’anno prossimo? O ancora più in là? Quando tornerà il turismo ai livelli pre-pandemia? L’autorevole analista di mercato Grant Thornton prevede un orizzonte a tre anni. Ma le buone notizie sono due. La prima è che la reattività degli attori della filiera sta accelerando la trasformazione digitale e un’evoluzione dei modelli di business attese da tempo; la seconda è che l’Italia resta una destinazione molto ambita. Anche un altro prestigioso analista quale Deloitte concorda che il futuro del turismo post-pandemia sta nell’innovazione. E, in particolare, nella coesistenza tra digitale e fisico, l’iper-personalizzazione, rapporti più saldi tra pubblico e privato, e una spinta allo slow tourism.
Un’evoluzione che trova conferma nei passi intrapresi dai Tour Operator, con l’aggiunta di qualche ingrediente tipicamente italiano come la creatività e la flessibilità. “Abbiamo rimodulato velocemente il nostro business puntando ancora una volta su proattività, flessibilità e creatività – afferma Gabriele Burgio, Presidente e Amministratore Delegato di Alpitour World –. Abbiamo investito molto nell’innovazione tecnologica e la semplificazione organizzativa, in linea con la tenenza del settore alla trasformazione digitale e a un modello di impresa più dinamico e aperto a tutta la filiera. Abbiamo inoltre continuato a offrire un prodotto di qualità, senza mai perdere di vista che oggi chi viaggia cerca soprattutto un’esperienza, oltre alla sempre maggiore importanza delle logiche sostenibili”.
“Il nostro Paese – prosegue Burgio – presenta un grande potenziale ed è da qui che si deve ripartire. Da queste considerazioni è nata ITPARADE, un connubio che unisce alla libertà di viaggiare un’attenzione costante, basata su know-how e protocolli ben definiti. La collezione sarà via via ampliata fino a offrire oltre 60 proposte in 21 città e 11 regioni. Tra le proposte, weekend tematici, itinerari in libertà guidati da esperti via app, degustazioni. Il 2021 sarà un anno di transizione, e nei prossimi mesi perfezioneremo le formule di workation e staycation, oltre a immaginarne di nuove. Auspichiamo che il vero anno di rinascita sarà il 2022”.
In effetti, la resilienza dimostrata dagli operatori passa attraverso una duplice riorganizzazione: del modello di business così come dell’offerta. “Affrontiamo il mercato con un’attenzione ai costi e con la creazione di nuove linee di prodotto – aggiunge Ludovico Scortichini, Presidente di Go World –. Abbiamo lanciato diversi cluster innovativi come Go in Italy, dedicato ai viaggi in Italia, Go Deluxe, per i viaggi di lusso, o Go Ski, dedicato agli sport invernali, e a breve lanceremo un nuovo cluster dedicato alle crociere fluviali. sulle destinazioni in cui sarà possibile viaggiare a breve, inoltre, stiamo lavorando a programmi open air e gruppi fino a 8 persone. Nel frattempo cerchiamo di continuare a far sognare i nostri follower con video e immagini delle destinazioni nel mondo sui nostri social. il turismo si sta sempre più frammentando e si cerca una modalità di viaggio sempre più affine alle proprie passioni, quindi viaggi a cavallo, in moto, in bicicletta, sugli sci, con un’attenzione particolare al turismo ecosostenibile e responsabile, al concetto di open air e alla scelta di boutique hotel rispetto alle grandi strutture alberghiere”.
Per quanto riguarda il lato dell’offerta, i Tour Operator concordano che è importante diversificare a partire dalle esigenze sorte tra l’anno scorso e quest’anno, come il turismo di prossimità, ma senza fermarsi qui. “Nel 2020 ci siamo adoperati per una diversificazione dell’offerta – spiega Raffaele Sigillo, Direttore Marketing di Fruit Viaggi –. Abbiamo puntato sulla vacanza di prossimità, concentrandoci sull’Italia, con otto novità di prodotto. È importante avere una più ampia proposta di opportunità: per questo a ottobre 2020 abbiamo lanciato la campagna ‘Credere nel Domani’, che assicura ai nostri clienti il minimo impegno in termini di acconto, la garanzia del prezzo e la libertà di ripensarci. Per il 2021 vediamo dei primi segnali di ripresa, che ci lasciano ben sperare per la stagione estiva. Confidiamo in una nuova ripresa da marzo in poi, contando sull’Italia per il 90%. Il mercato inizia a rispondere agli importanti investimenti che abbiamo fatto”.
Grazie alle nuove date, a fieramilanocity dal 9 all’11 maggio prossimi, Bit 2021 sarà il primo appuntamento a per fare il punto sulle nuove esigenze dei viaggiatori e rilanciare l’incontro tra domanda e offerta, italiane e internazionali, non solo nel percorso espositivo e nelle sei aree tematiche, ma anche in un programma convegnistico dall’elevata qualità dei contenuti e rigore del coordinamento scientifico. Con il sostegno delle più rappresentative associazioni di categoria, presenti in manifestazione, Bit 2021 sarà davvero un’occasione unica per ricompattare il settore e delineare le direttrici comuni su cui confrontarsi per rilanciare il Travel.