Tra acquisizioni, nuove aperture e rinnovi, hôtellerie in pieno fermento
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Tra acquisizioni, nuove aperture e rinnovi, hôtellerie in pieno fermento

Un attivismo che conferma la fiducia del comparto in una ripresa che punta in particolare al luxury, il food di qualità e le esperienze uniche.

C’è vita oltre il Covid per la ricettività. Il grande fermento tra nuove aperture, ristrutturazioni e acquisizioni testimonia quanto il settore creda nella ripartenza, con una particolare attenzione al luxury e alle altre nicchie del Travel di qualità.

 

Tra le acquisizioni di maggior peso spicca quella di The Dedica Anthology. Gli ex Boscolo Hotels sono stati ceduti dall’attuale investitore, Värde Partners, a Covivio Hotels, che a sua volta fa parte del gigante degli investimenti immobiliari Covivio nato dalla fusione tra l’italiana Beni Stabili e la francese Foncière des Régions e che vanta come azionista di riferimento il patron di Luxottica Leonardo Del Vecchio. Sarà affidato a NH Hoteles lo sviluppo commerciale della catena, che comprende otto strutture alberghiere per un totale di 1.115 camere: due a Venezia (Grand Hotel Dei Dogi e Hotel Bellini), due a Budapest (New York Palace e New York Residence), uno a Praga (Carlo IV), uno a Roma (Palazzo Naiadi, ex Hotel Exedra), uno a Firenze (Palazzo Gaddi) e uno a Nizza (Plaza Nice).

 

In tema invece di recupero di immobili storici di grande valore artistico lo scoop dell’anno è probabilmente il progetto del nuovo Gran Meliá in Piazza Cordusio a Milano nel palazzo delle Generali progettato da Luca Beltrami, tra i maggiori architetti della Milano fin de siècle, che domina l’elegante ellisse con il suo Leone di San Marco e la cupola. Di proprietà di un fondo gestito da Generali Real Estate Sgr, grazie alla riqualificazione l’edifico conquisterà la certificazione LEED Gold, diventando quindi più sostenibile oltre che più bello e accogliente: l’albergo sarà attivo dal 2023 con 70 camere di lusso e servizi di ristorazione di alto livello.

 

Sempre a Milano riaprirà questa primavera anche il rinnovato Four Seasons, ripensato dall’archistar spagnola Patricia Urquiola. Il rinnovamento riguarderà le aree comuni, il ristorante e il bar, le camere e le suite e tutte le sale meeting. I lavori si svolgeranno in differenti fasi suddivise per tutto l’arco del 2021 e saranno completati entro la fine dell’anno. La prima fase che terminerà entro la primavera comprenderà una nuova lobby e una lounge, un nuovo ristorante e un nuovo bar. A far rivivere il giardino interno sarà invece l’architetto paesaggista e agronomo Flavio Pollano, curatore della componente paesaggistica del Padiglione Italia all’Expo di Dubai.

 

Ma le novità non si fermano alla metropoli lombarda. L’incantevole complesso Giardini del Fuenti sta risorgendo in tutta la straordinaria bellezza di un’oasi in Costiera Amalfitana secondo un progetto che sarà completato nel 2023. L’affascinante struttura a più livelli, incastonata tra i tornanti della costiera, punta in particolare su un’offerta wedding food di altissima qualità, sullo sfondo in un paesaggio e un’atmosfera senza eguali.

 

Come si è visto, il fervore che anima la ricettività tricolore si deve anche all’impegno di investitori istituzionali, tra i quali si segnala Cassa Depositi e Prestiti che ha lanciato il nuovo Fondo Nazionale Turismo: il Fondo, che ha già in portafoglio alcuni asset e si sta muovendo per creare un polo italiano dell’ospitalità luxury, può contare su due miliardi di investimenti che si inseriscono nella più ampia strategia di CDP a supporto del sistema turistico con iniziative per la formazione, grazie alla "Scuola italiana di ospitalità"; l’innovazione e la digitalizzazione, attivando la leva del Venture Capital puntando su startup e PMI innovative.

 

Quali le tendenze che guidano le nuove aperture e i rinnovi? Strutture disegnate per essere multidisciplinari e multifunzionali, così come fortemente legate e interconnesse con il luogo in cui sorgono e pronte a concretizzare un’esperienza unica per i loro ospiti.