In Malesia la vacanza è slow
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In Malesia la vacanza è slow

Intervista a Mohamad Libra Lee Haniff, Direttore Tourism Malaysia Francia, Spagna, Portogallo e Italia.

Quali azioni avete intrapreso per promuovere lo slow tourism e tipologie di turismo come il turismo lento e, in generale, riscoperta del territorio?

 

Siamo naturalmente benedetti da questo punto: la Malesia è uno dei dodici paesi con il più alto tasso di diversità biologica, con almeno 15.000 specie di piante da fiore, 1.500 specie di vertebrati terrestri e circa 150.000 specie di invertebrati, oltre a innumerevoli microrganismi.

 

I parchi nazionali della Malesia spaziano da vaste foreste e riserve di mangrovie a parchi marini. Grazie a questo ricco paesaggio, le lussureggianti foreste pluviali e gli oceani caldi offrono lo sfondo perfetto per osservare la fauna selvatica nel suo habitat naturale.

 

La natura è uno dei nostri simboli, il che rende la Malesia un paese perfetto per lo sviluppo del turismo sostenibile. Molte regioni del paese offrono un'autentica esperienza di ecoturismo, come lo stato di Sabah, con il Sepilok Orangutan Sanctuary, il Sarawak e il Mulu National Park. Lo slow tourism è legato al tempo della natura, fa parte dell'esperienza che si vive qui. Ad esempio, quando si cammina nella foresta, si è completamente integrati nella natura e si deve rispettare il cerchio della luce solare. Quando si navigano i fiumi e i canali d'acqua, si ferma semplicemente il tempo, e ci si immerge nei suoni della fauna selvatica, nel movimento lento dell'acqua che scivola sullo specchio della superficie.

 

Una delle nostre attività per promuovere lo slow tourism è l'implementazione del "home stay": vivere l'esperienza della comunità con i locali è possibile in alcune aree grazie al Malaysia Homestay Program. Ma non solo, i nostri tour operator locali sono estremamente attenti a proporre programmi di salvaguardia e tutela dell'ambiente, tour in bicicletta, tour di mediazione, tour slow-food.

 

All'interno delle diverse aree naturali è possibile svolgere diverse attività sportive e avventurose, per mantenere il corpo attivo, come kayak, trekking, zip line, rafting e molto altro.

 

 

Quali sono le iniziative specifiche per favorire la riconnessione con la 
natura?

 

Quest'anno la Malesia vuole evidenziare il suo lato naturale e sostenibile, offrendo ai visitatori un'autentica esperienza di ecoturismo. Lo dimostra il lancio del Piano Nazionale dell'Ecoturismo 2016-2025 all'insegna dello slogan "il turismo protegge, preserva e conserva la natura, la cultura e il patrimonio". In questo modo la Malesia mira a creare sinergie tra le comunità locali, economia e turismo per incoraggiare un'interazione rispettosa tra gente del posto e visitatori, dove i turisti possano scoprire la cultura malese attraverso i locali e con un impatto positivo sulla comunità.

 

In Malesia ci sono diverse regioni dove i viaggiatori possono vivere una vera e propria avventura ecoturistica, come Sabah, dove è d'obbligo una visita al Sepilok Orangutan Sanctuary; Sarawak (Borneo) e Mulu National Park, con le sue grotte e formazioni carsiche all'interno di una vasta giungla di montagna; Belum Rainforest Resort a Perak (Malesia peninsulare settentrionale); e il Rantau Abang Turtle Hatchery nella Malesia peninsulare orientale. In tutte queste tappe, gli sforzi di conservazione per promuovere e aumentare la consapevolezza dell'importanza della sostenibilità sono riconosciuti a livello globale.

 

 

Quali buyer contate di incontrare alla Borsa Internazionale del Turismo?

 

La fiera è per noi un'occasione per incontrare i nostri partner italiani, come tour operator, agenzie di viaggio, network, consulenti di viaggio, compagnie aeree, associazioni di categoria, autorità, media. Ma puntiamo anche a fornire informazioni ai consumatori finali, che sono una delle nostre priorità e siamo lieti di incontrarli domenica 12 febbraio.