Il Friuli Venezia Giulia a bordo di BIT
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Il Friuli Venezia Giulia a bordo di BIT

Ci sarà anche il Friuli-Venezia Giulia a BIT2024. La regione ha visto crescere i suoi flussi turistici notevolmente nell’ultimo anno grazie a spirito di adattamento ed abbracciando il concetto di "Slow Tourism". Ne abbiamo parlato con Sergio Emidio Bini, Assessore al Turismo del Friuli-Venezia Giulia.

l Friuli-Venezia Giulia conferma la sua presenza a BIT2024 in un anno di crescita. La regione, infatti, continua a registrare numeri in aumento per quanto concerne i flussi turistici, annotando, per i primi sei mesi del 2023, un incremento dell’8% di presenze turistiche rispetto all’anno precedente, per una crescita del valore di Pil complessivo regionale pari al 14%.

 

Merito anche di una continua capacità di adattamento della Regione, ad un settore in continua evoluzione come quello turistico, attraverso investimenti mirati e campagne promozionali nuove. Ne abbiamo parlato con Sergio Emidio Bini, Assessore al Turismo del Friuli-Venezia Giulia.

 

 

 

Come stanno andando i flussi turistici rispetto alle scorse stagioni?

 

Rispetto al passato – risponde Bini- il Friuli-Venezia Giulia si trova al centro di una visibilità mediatica senza precedenti. Merito di un'attenta e lungimirante programmazione avviata già prima dello scoppio della pandemia, di investimenti importanti e mirati e di un lavoro fatto in squadra, con tutti gli attori che gravitano attorno all'accoglienza del visitatore. Emblema di questa virtuosa sinergia è il nuovo claim identitario “Io sono Friuli Venezia Giulia”, scelto per promuovere in maniera integrata tanto le eccellenze enogastronomiche del territorio quanto le località turistiche e i valori della nostra Regione e della sua gente.

 

Proprio grazie a questo impegno congiunto, il Friuli-Venezia Giulia è stata tra le prime regioni in Italia a recuperare i flussi pre-Covid[…. Se il 2022 è stato l’anno dei record – con 9,4 milioni di presenze – anche il 2023 si è aperto con ottimi risultati, grazie al successo della stagione invernale e a grandi eventi di forte richiamo nazionale, su tutti l’Adunata degli Alpini. […] Sebbene l’aumento dei costi e il maltempo che, soprattutto a fine luglio, ha colpito duramente la nostra Regione, ad oggi il bilancio è complessivamente positivo e lascia aperti importanti margini di sviluppo, su cui intendiamo continuare a lavorare con determinazione e programmazione di lungo periodo.

 

Molti di questi risultati ruotano intorno ad un nuovo modo di viaggiare, quello dello Slow-Tourism, che il Friuli-Venezia Giulia ha saputo sposare con la sua offerta. Con la sua straordinaria varietà di paesaggi, dalla montagna al mare, dai vigneti alle città storiche, la regione sta infatti puntando su nuovi percorsi per soddisfare i desideri dei viaggiatori in cerca di esperienze autentiche.

 

 

 

Turismo slow e all’aria aperta, infatti, sono ormai un must più che una nicchia: quali sono i nuovi percorsi (ciclovie, cammini, ferrovie, alberghi diffusi, recupero rurale) su cui punta il FVG?

 

Il Friuli Venezia Giulia è una piccola regione, che in solo un’ora di spostamento presenta una biodiversità estrema, dalle Alpi e Dolomiti ai 130 chilometri di costa sabbiosa a rocciosa, dai vigneti del Collio alle colline che ospitano castelli e dimore di charme, da una laguna spettacolare a 5 siti Unesco con borghi e città secolari e un’enogastronomia che stupisce. Una ricchezza naturalistica, artistico-culturale ed enogastronomica di qualità di questa portata ci impegna nella strutturazione di prodotti turistici variegati e di conseguenza in una promozione e in una comunicazione degli stessi a livello nazionale e internazionale. In un contesto turistico così ampio per varietà di prodotto, il segmento outdoor risulta il focus su cui stiamo lavorando con più attenzione e proiezione in funzione anche delle tendenze di mercato nazionali e internazionali. Il territorio si presta a una scoperta più che mai variegata, infatti, senza mai uscire dai confini regionali. In un arco territoriale circoscritto, si possono praticare una molteplicità di attività all’aria aperta: dagli sport nautici a quelli della neve, dalla speleologia alle arrampicate, dal parapendio al golf, senza dimenticare i percorsi bike che costituiscono una delle dorsali principali del segmento active.

 

 

 

In questo ecosistema turistico, quali altri segmenti si intendono sviluppare?

 

Come accennato precedentemente, il territorio presenta una varietà importante di offerta turistica e questo comporta la necessità di uno sviluppo integrato, perseguito attraverso il nuovo claim “Io sono Friuli Venezia Giulia”. Oltre al prodotto outdoor – su cui l’attenzione è alta – l’enogastronomia continua a essere un driver fondamentale, mentre altri campi di azione riguarderanno il segmento family e lo sviluppo di mercati internazionali.

 

 

 

L’appuntamento con il Friuli-Venezia GIulia è a BIT2024 a fieramilanocity da domenica 4 a martedì 6 febbraio 2024.